Cagliari 16 aprile 2011
Si è tenuto a Cagliari il 1° seminario sardo sulle "nuove opportunità" per la cooperazione in campo sanitario, organizzato da Confcooperative Sardegna e coordinato da Francesco Cadeddu referente FederazioneSanità per la Sardegna e consigliere cooperativa CO.SA.FA.CA.
Silvia Frezza, Direttore Nazionale di FederazioneSanità, ha esposto l'obiettivo principale:
con il fine ultimo di migliorare la qualità dell'offerta di servizi, la costruzione - nella logica di sinergia e di sussidiarietà orizzontale tipica della cooperazione - di una rete di servizi sanitari, sociali, assistenziali e di mutualità integrativa da offrire alle cooperative, ai soci e ai cittadini.
Il Sistema Sanitario italiano è radicalmente mutato dalla Legge 833 del 1978 istitutiva del SSN. Si è passati da un sistema a risorse infinite ad un sistema a risorse limitate, in un quadro di sviluppo dei servizi alla persona sempre più complesso.
E' in questo "scenario evolutivo" che il 22 aprile 2010 si è tenuta la prima assemblea di FederazioneSanità-Confcooperative: la Federazione di rappresentanza, tutela e promozione delle cooperative operanti a diverso titolo nell'ambito del Sistema Sanitario italiano.
In questo contesto diventa sempre più emergente il modello organizzativo di FederazioneSanità, un sistema in cui ciascun componente è un "imprenditore" che genera un "valore sociale" e che favorisce "logiche di filiera" promuovendo e sviluppando sinergie trasversali in grado di superare la frammentazione e generando continuità assistenziale e di servizio alla persona intese come cura.
A partire dal mese di settembre 2010, è stato attivato il processo di costituzione delle Federazioni Regionali, ed è stato altresì un Comitato Tecnico Scientifico della Federazione, a presiedere il quale è stato chiamato il Prof. Elio Guzzanti, già Ministro della Salute, Componente del Consiglio Superiore di Sanità.
Daniele Spina Presidente di Federsanità Toscana, espone il CCM (Chronic Care Model - su ispirazione del modello californiano) attivo nell’area di Massa Carrara e Lucca, con particolare attenzione ai dati epidemiologici dell’evoluzione verso la cronicità negli ultimi decenni e lo sviluppo organizzativo da parte della loro unità di servizi offerti sia al cittadino in termini di assistenza sia ai soci della cooperativa tramite agenda elettronica ed utilizzo della rete informatica in un modello di integrazione territoriale.
Bruna Rossetti, Direttore del Dipartimento Servizi Confcooperative Lazio, espone la nuova attività di patronato e consulenza fiscale avviata con "Universus" - nata dalla collaborazione Confcooperative e Patronato SIAS che ha già consentito di avviare, ad alcune cooperative di medici di medicina generale del Lazio, circa 350 pratiche di invalidità civile nei mesi di Febbraio e Marzo con estremo gradimento da parte del cittadino-paziente .
Pier Luigi Bartoletti, Vicesegretario FederazioneSanità del Lazio si sofferma sul valore relazionale medico-paziente e sulla intangibilità del rapporto di fiducia. Discetta sull'importanza per il medico di medicina generale, di dinamizzarsi nel suo modello organizzativo ed espone il modello, nato un anno fa e realizzato dalla cooperativa di MMG “Romamed” in due distretti romani: l’ambulatorio “di quartiere” che opera h12 (dalle 8.00 alle 20.00) tutti i giorni, sottraendo codici bianchi e verdi alle strutture di PS limitrofe, riceve contributi dall’Azienda sanitaria attraverso le Unità di Cure Primarie con particolari incentivi e supporto infermieristico e dopo un anno di sperimentazione ha ottenuto riconoscimento regionale con estensione a tutto il territorio laziale.
Non è mancata la parte politica che ha mostrato interesse per li argomenti affrontati:
Antonello Liori Assessore regionale della Sanita' si è soffermato sulla necessità della "territorializzazione dei servizi" e sulla presa d'atto di una spesa fortemente sbilanciata in senso "ospedalocentrica" - assicurando testualmente - "ritengo un dovere avere avere con voi dei contatti continui".
Marco Espa Vicepresidente Commissione Sanita regionale, ha voluto sottolineare il valore cooperativistico non speculativo ed ha invitato a "vigilare" sulla coerenza dei propositi espressi verbalmente in ambito socio-sanitario e poi effettivamente concretizzati normativamente.
Andrea Fora Commissario Confcooperative Sardegna, ha valorizzato il concetto "presentare il nostro contributo" piuttosc che quello di "chiedere". Nuova proposta organizzativa che si avvale di tutta una batteria di strumenti operativi messi a disposizione di un progetto.
Numerosi gli interventi a testimonianza della attività cooperativistica sarda in ambito: residenziale sanitario, infermieristico, sociale, in attesa che si concretizzino al più presto quelli in ambito più strettamente medico e specialistico.
...