Cagliari 30 aprile – La Segreteria regionale Fimmg (Federazione Italiana Medici di Famiglia) ha annunciato con un comunicato datato 21 aprile e diffuso anche alla stampa la chiusura degli studi medici nei giorni giovedì 5 e venerdì 6 maggio in quanto “non hanno trovato risposte adeguate da parte dell'Assessorato Regionale” le seguenti problematiche:
apposizione dell'esenzione per reddito in assenza di un'attestazione in possesso del paziente;
carico burocratico che la Medicina di Famiglia della Sardegna deve sopportare;
grave crisi operativa della medicina di famiglia sarda nelle cure domiciliari;
carico di prescrizioni e certificazioni di altri operatori sanitari;
Dichiarazione di sciopero per ora non condivisa dalle altre sigle sindacali dei Medici di Famiglia, ma che non esclude i loro iscritti dal “coinvolgimento indiretto” allo sciopero.
“Piuttosto frizzanti” alcune dichiarazioni attribuite ad un “intraprendente e non meglio identificato sindacalista” di Cagliari e ormai sulla bocca di tutti i medici:
“la nostra Regione vive sotto tutela del Ministero delle Finanze che impone Delibere e azioni...”
“essendo lontano... ( il Ministero delle Finanze) e non avvicinabile diventa difficile per Noi colloquiarci...”
“il nostro Assessorato… non se la sente di fare scelte diverse e forse più accettabili dai cittadini e da noi Medici di Medicina Generale”
Ormai lontani i tempi dei trionfali annunci relativi alla firma dell'Accordo Integrativo Regionale per la Medicina Generale?
Prevedibile un larga adesione allo sciopero che direttamente o implicitamente coinvolgerà tutti i medici iscritti alle sigle sindacali firmatarie dell'Accordo Collettivo Nazionale (art. 31 combinato dei commi 6 e 16) salvo comunicare per iscritto alla Azienda la propria non adesione all'agitazione entro le 24 precedenti, ovvero entro martedì 3 maggio.
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