Postato il: 13-02-2011 | Visitato [3639] 
 ESENZIONE PER REDDITO: SARANNO I MEDICI A TRASCRIVERLA IN RICETTA ROSA-SSN
  • Yulia Gorbachenko, Hannah 1
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Cagliari 13 febbraio 2011

L'esenzione ticket per reddito dovrà essere trascritta in ricetta rosa-SSN dal medico, indicando nell'apposito spazio specifica codifica: E01 – E02 – E03 – E04.

In Sardegna si parte il 1° aprile con l'ASL di Lanusei (vedi allegato):

Elementi essenziali affinchè il medico possa trascrivere il codice di esenzione per reddito saranno,

- l'elenco degli assistiti aventi diritto all'esenzione per condizione reddituale (aggiornato ai dati dell'anno 2008)

- l'attestato di esenzione rilasciato dalla ASL

- la richiesta esplicita dell'assistito

I medici prescrittori, a decorrere dalla data del 01.04.2011, all’atto della compilazione della prescrizione/proposta ad un assistito, su richiesta di quest’ultimo e previa verifica della presenza del nominativo nell’elenco degli aventi diritto o in presenza dell’attestato di esenzione prodotto e rilasciato dalla ASL, riporteranno il codice di esenzione per condizione reddituale E01 – E02 – E03 – E04.

La richiesta, formulata dall’assistito al medico prescrittore, di voler beneficiare della condizione di esenzione riconosciuta , equivale a dichiarazione di sussistenza dei requisiti di legge necessari al godimento di tale diritto.

Infatti l’assistito, anche se presente nell’elenco di cui si è detto, qualora venissero meno le condizioni per esservi iscritto, non dovrà richiedere di beneficiare dell’esenzione.

Non ci resta che augurare buon lavoro ai medici della ASL di Lanusei “pionieri” in Sardegna dell'esenzione ticket per reddito... che presto saranno in buona compagnia.

(foto: ssr emilia-romagna)

Commenti: [3] | Commento Libero | Iscriviti o Effettua il login per il Commento
10-03-2011 10:27:43
tore

ESENZIONI PER REDDITO. Secondo me il problema che si pone è di natura esclusivamente professionale e deontologica.

Fare il medico è occuparsi a 360 gradi della salute del nostro paziente, dalla prevenzione, alla diagnosi, alla cura e alla riabilitazione.

Non certamente di altro e men che meno della sua situazione economica, se non per coinvolgere i servizi sociali in certe situazioni di grave disagio sociale e familiare.

Il rapporto fiduciario che abbiamo con i pazienti verrà certamente meno, se siamo noi a doverne attestare il reddito.

Questo fatto mina alle fondamenta il senso della nostra professione anche da un punto di vista deontologico.

Il fatto che abbiamo giurato di assistere tutti i pazienti a prescindere dalle loro condizioni economiche e sociali, ci mette, per definizione, al di sopra di ogni indagine ispettiva sulle loro possibilità finanziarie. 

Tale concetto, chi doveva rigettare al mittente certe  norme, forse lo ha dimenticato o peggio ancora non lo conosce affatto!!!         

08-03-2011 23:07:41
Guido

Caro Stefano,
veramente non capisco cosa ci possa essere di

attraente in una incombenza, quale quella dei

certificati di malattia online, che ci caricano di

responsabilita' e ci fanno perdere tempo

inutilmente. Dico inutilmente perche' gli scopi

dichiarati di brunetta potevano tranquillamente

essere ottenuti con altri mezzi: autocertifcazione

per i primi tre giorni di malattia, con riduzione

in un colpo solo del 50 % dei certificati in

circolazione, ed imposizione alle Poste dell'invio

gratuito delle raccomadate con indirizzo per es.

"Inps-Certificati malattia". Inoltre lo sbandierato

"risparmio di carta" appare, come sai, come una

presa in giro vergognosa.
Quindi non c'e' a questo punto da stupirsi per le

altre incombenze come le esenzioni per reddito che

ci piomberanno addosso (oltre flussi informativi

etc): quando si concede un dito, e poi la mano, e

poi l'avambraccio e poi il braccio senza fiatare

non possiamo piu' stupirci se ci verra' chiesto

sempre di piu'.
ciao
Guido

 

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14-02-2011 15:03:27
stefano
Resto sbalordito del fatto che questo nuovo compito venga passivamente accettato come naturale(anche se per ora inizierà la Asl di Lanusei) mentre si discute se accettare o meno il certificato telematico contro cui si pongono delle resistenze assolutamente fuori luogo dal momento che è senz'altro un'innovazione buona mentre semmai l'unico inconveniente è che non ci viene retribuito.Invece apporre su ogni ricetta l’esenzione del reddito questo si che viene accettata come compito subordinato anche se inappropriato.Spiegatemi cosa vuol dire che se un paziente non gode piu’ dell’esenzione del reddito perche’ essa nel suo caso non sussiste ,tale paziente non deve usufruire della predetta esenzione anche se il suo nome compare nell’elenco degli aventi diritto che ci invierà la Asl: ciò vuol dire soltanto che solo il paziente è in grado di dire se può usufruire o meno di detta esenzione e quindi tale diritto è subordinato all’attestazione che può dare il paziente come in effetti avviene adesso. Questo ulteriore compito sembra fatto apposta per procurarci un ulteriore inutile carico burocratico senza che nessuno lo respinga al mittente. Tra l’altro potrebbe essere motivo di conflittualità perché ci metterà contro gli stessi pazienti che oltre a volere le cose in fretta e subito come sono oramai abituati rimarranno ulteriormente scocciati dai ritardi e dalle perdite di tempo che questo aggravio comporterà.E inoltre siamo sicuri che questo compito non violi la privacy dei paz.?