Postato il: 01-03-2010 | Visitato [15018] 
 NUOVA CERTIFICAZIONE PER L'INVALIDITA' CIVILE

Dal 1°Gennaio 2010 sono cambiate le procedure per ottenere l'invalidità civile,cecità civile,sordità civile,handicap e disabilità (ART.20 del D.L.n° 78/1.7.2009 convertito in legge 102 del 3/8/2009.

Per questo l'INPS ha emesso la circolare 131 dove prevede che la certificazione medica debba essere trasmessa all'INPS solo per via telematica a cura del medico certificatore.

I Medici di Medicina Generale sono soggetti all'obbligo certificativo,ma non hanno nessun obbligo di ottemperare alle circolari INPS.

I Medici di Medicina Generale della Sardegna come intendono procedere ?

E i Medici delle altre regioni come stanno procedendo ?

Commenti: [22] | Iscriviti o Effettua il login per il Commento
10-03-2010 22:30:59
Guido
Grazie Umberto, sei troppo buono. In realta' non e' esattamente come hai scritto, ma non ha importanza. Ora cerchiamo di digerire il nuovo ACN ..... Ciao e grazie di nuovo ! Guido
09-03-2010 16:19:27
[uan]
SALUTO GUIDO FIUMAN0', dandogli il benvenuto sul glog, come pure agli altri colleghi che vorranno intervenire, Guido è uno dei pochissimi medici sardi che scrivono su "legalmedica" la più importante mailing list nazionale dedicata alla medicina generale, i suoi interventi come quelli di tutti i colleghi che vorranno intervenire, non potranno che migliorare il livello di competenza sindacale dei medici sardi, consapevolezza e competenza di cui abbiamo estremo bisogno!
07-03-2010 17:04:57
Guido
Gia' Gavina, qui si minacciano pene assolutamente sproporzionate anche per errori formali. Ma come di fa a fare un decreto simile ? Di fronte a simili sparate i sindacati dovrebbero dare una sola risposta immediata e intransigente: sciopero, senza mezzi termini e senza indugi. Inoltre la dichiarazione sulla responsabilità di terzi non potrebbe essere che un'autocertificazione da parte del paziente (in quanto il medico non puo' certificare fatti di cui non sia stato testimone diretto) e quindi si ritorna al modulo cartaceo che il paz. dovra' riempire e firmare prima dell'invio, come nel mio precedente messaggio. Inoltre ho l'impressione che otterranno un risultato opposto a quello voluto (che ufficialmente sarebbe quello della riduzione dell'assenteismo): Come sappiamo ogni malattia non ha una prognosi “fissa” per la guarigione, ma la stessa può variare da un min ad un max , dato che il decorso può essere influenzato da un' infinita' di fattori. Io, come penso tutti noi, quando scriviamo una prognosi su quei certificati ci atteniamo ad una previsione di guarigione “media”. Nei casi in qui il il paz. non dovesse essere guarito, non costa nulla rilasciare un secondo certificato. Ma con questo nuovo sistema cosi' macchinoso che vogliono mettere in funzione, chi avra' voglia di correre il rischio di dover rilasciare un secondo certificato ? Penso nessuno, e quindi le prognosi si allungheranno inevitabilmente verso quel valore max suddetto.
07-03-2010 11:07:28
gavina
A Guido consiglio di leggere l'aricolo presente nel sito....''COLLEGATO AL LAVORO .....'' vai all'art.44 e vedrai che le cose si complicano ancora di piu' ,un nostro errore potrebbe comportare un danno all'Erario e potrebbe intervenire la Corte dei Conti a chiederci il recupero delle somme e questo ci costringera' a fare un'ulteriore polizza assicurativa.
06-03-2010 22:35:10
Guido
Salve, mi presento sono Guido Fiumano', MMG in Monserrato. Sono inorridito perché proprio stasera ho sentito che la Fimmg nazionale avrebbe intenzione di firmare, Martedì, l'accordo per l'invio dei certificati di malattia online. Sono cose che forse potrebbero imporci a colpi di decreto (non sono espertissimo in queste cose), ma dare la nostra benedizione ad un simile provvedimento mi inorridisce. Gia' mi immagino le difficoltà del procedimento: 1)probabilmente dovremo noi indicare nel certificato i dati del datore di lavoro, altrimenti l'Inps come potrebbe conoscerli ? 2)Dovremo probabilmente indicare il recapito durante la malattia, perché non sempre coincide con la residenza del paziente 3)dovremo indicare ogni altro dato utile ad identificare la residenza (per es. un diverso nominativo presente sul campanello) 4)ogni altro dato cosi' come indicato negli attuali moduli Inps che attualmente sono compilati dal lavoratore. E se si sbaglia durante la compilazione il lavoratore rischierà di perdere l'indennità di malattia o peggio. Quindi non vedo altra soluzione che quella di far compilare un modulo preparato ad hoc (a nostre spese naturalmente) da far compilare e firmare dal lavoratore, dopodiché alla fine dell'ambulatorio provvedere alla spedizione. E mi vengono i brividi a pensare a quello che accadrebbe in caso di qualche inconveniente tecnico in questa fase. Come si fa a firmare una cosa del genere ?.
06-03-2010 11:26:11
asessini
Caro Paolo, gentili colleghi, il persistere della misera logica degli schieramenti (intrasindacali ed anche intersindacali) contrapposti, sta generando gravi conseguenze per tutta la categoria (iscritti e non). Da anni vivacchiamo senza unità sindacale; creiamo gruppi che poi si dividono al momento del voto per l'elezione del Segretario Provinciale (ed anche dopo l'avvenuta elezione); non si può più andare avanti in questo modo; non abbiamo più margini di tempo ! Sapete come la penso; vi ripeterò sempre che lo scontro tra noi porterà solamente sconfitte. Aldo
06-03-2010 00:53:02
laipg
Caro Aldo, il problema è un altro. Il problema è che è offensivo organizzare simili riunioni, per di più da chi rappresenta Ordine e Sindacato, e per giunta nella sede dell'Ordine, per spiegarci come si compila un certificato ! Mi sarei aspettato ben altro atteggiamento da parte di chi ci dovrebbe guidare e tutelare. Bene ha fatto Salvatore Cadeddu quando ha detto "non mi sento tutelato nè dal mio Ordine nè dal mio Sindacato". Solo allora Montaldo è dovuto uscire allo scoperto e "cazziare" l'INPS per aver pubblicato i nomi di chi certifica on line per metterci l'uno contro l'altro, in una misera guerra tra Colleghi. La cosa che mi sconforta ancora di più è stato vedere la rassegnazione con cui la maggior parte dei pochissimi presenti accettava come un fatto ineludibile questa ennesima imposizione piovutaci dall'alto, e che chinava la testa, pronto a ricevere tutto quello che un domani, ormai molto ma molto vicino, ci verrà imposto per decreto, per legge, per convenzione e in chissà che altro modo. Così l'esercito dei MMG continuerà a marciare a capo chino, in fila per tre, con tanto di bavaglio e paraocchi, ringraziando pure i loro aguzzini per essere stati magnanimi (ricordate quello che ci hanno sempre detto: abbiamo dovuto accettre perchè era il meno peggio di ciò che ci poteva accadere), E' ora di rialzare la testa, di ritrovare l'orgoglio, di cacciare via a pedate nel sedere chi non ci sa rappresentare e difendere la nostra dignità.
05-03-2010 23:08:15
gavina
Al collega sessini vorrei rispondere che io sono stata per ben 2 volte all'incontro con l'INPS,una nella loro sede, una nella sede dell'UGL,ho ascoltato per ben 2volte le stesse cose,presente in entrambe le riunioni il nostro segretario .Se fossi andata ieri,per la terza volta avrei dovuto sentire la stessa tiritera.Ma noi sappiamo usare Internet ,per cui il problema non e' l'invio telematico,e neppure l'utilizzo del tempo da impiegare per l'operazione,seppure per noi lo diventa perche' sono operazioni che richiedono tempo perche'il sistema puo'essere lento e ti costringe a rimanere in studio oltre il tuo orario.Il vero problema e'che tutto passa sulle nostre teste,senza che ci sia chi pensa a tutelarci.E come se non bastasse dal 1 Giugno 2010 noi dovremo scrivere nei certificati di malattia,nei casi di infermita' comportante incapacita'lavorativa derivante da responsabilita' di terzi,e questo sara' un grossissimo problema perche' un errore potrebbe portare ad un danno all'erario e la corte dei conti potrebbe presentarci il conto. C'e'un'altra chicca, chi non mandera' i certificati di malattia online rischia di perdere la convenzione.Tu dici che abbiamo gli stessi obiettivi ,vero,ma cosa proponi per raggiungerli.
05-03-2010 18:19:03
asessini
Gentili Colleghi, il disappunto è condiviso da tutti (iscritti o no ad un sindacato); finalmente stiamo imparando ad usare un PC e internet per comunicare tra noi; ma io mi chiedo e domando a TUTTI: quando impariamo a fare GRUPPO UNITO per fare fronte ad un atteggiamento ormai condiviso da tutte le amministrazioni pubbliche (vedi INPS) che HANNO CAPITO DI POTER ORMAI IMPORRE alla Medicina Generale in Italia qualunque vessazione ? All'incontro con l'INPS all'Ordine dei Medici, la sera del 4 Marzo eravamo, INCAZZATI, poco più di 20. Cari Colleghi, Leonida e i suoi 300 sono morti riuscendo a fermare i Persiani; noi moriremo senza fermare nessuno ! P.S. e non dite che sono pessimista (perchè sono ben più incavolato). Aldo
04-03-2010 18:28:21
tore
BRAVA GAVINA! Hai toccato un altro punto dolente! Anzi due: 1) l'assenza di pc con relativa connessione adsl a disposizione delle commissioni 2) "L'incomunicabilità" tra INPS e ASL Ma, se consideriamo che nelle ASL il secondo problema esiste per chi lavora in stanze attigue, ci possiamo fare una piccola idea di quanto lontane siano le soluzioni a questo grande problema... Premesso che io il mio PIN ce l'ho, insisto nel dire che il 70% dei colleghi di medicina generale è nelle stesse condizioni delle commissioni per l'invalidità. Cosa facciamo? Si fa finta che non esistano e si va avanti oppure si trovano soluzioni che permettano a tutti di lavorare in serenità, per dare ai Pazienti risposte immediate e certe, in questo caso a forma di denaro contante?
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