Postato il: 17-12-2010 | Visitato [1695] 
 

Medici, chiunque puo' bloccare account per certificati online... (filmato)

SIT nessun rischio di blocco certificati online

  • Yulia Gorbachenko, Hannah 1

"Basta desumere dalla Rete il codice fiscale di un medico di famiglia per riuscire a bloccagli l'account di accesso alla certificazione elettronica online, costringendolo a richiedere le credenziali di accesso".

A segnalare il rischio tilt è la sezione romana della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale), che in una nota rilancia un'inchiesta diffusa nei giorni scorsi durante la trasmissione televisiva 'Percorsi in sanità' in onda su Gold tv.

In un filmato è stata spiegata la procedura attraverso cui "chiunque - sostengono i camici bianchi - può bloccare l'account di un medico impedendogli di effettuare l'accesso" al sistema per "la certificazione online di malattia introdotta dalla legge 'Brunetta'.

Tutto questo perché - precisa il sindacato - nella scelta della login in accesso si è scelto il codice fiscale, desumibile dagli elenchi pubblici dell'Ordine dei medici". Secondo i medici, quindi, in teoria chiunque può inserire nella casella per l'accesso la login giusta.

Ma è molto più complicato indovinare la password, e da qui il rischio tilt: infatti, "sbagliando la pass per tre volte, il sistema si blocca, costringendo il titolare a richiederla".
Milano, 13 dic. (Adnkronos Salute)

La Sit, Società italiana telemedicina e sanità elettronica, esclude che sia possibile, come denunciato da Fimmg Roma, che l'80% degli account dei medici abilitati alla certificazione on-line di malattia possa essere bloccato solo a partire dal suo codice fiscale, costringendo il medico a richiedere le credenziali di accesso.

Il problema, fa sapere una nota Sit, non sussiste. La procedura di accesso al servizio, infatti, rispettando espressamente le normative di legge previste in materia di accesso ai siti web della Pa, garantisce al medico la possibilità di ripristinare immediatamente e personalmente, con una semplice operazione on-line, la propria password eventualmente bloccata, senza così creare disservizi ai cittadini o costringere il medico stesso a recarsi alla Asl per farsi rilasciare una nuova password.

Un eventuale "disturbatore" può dunque dare noia per i pochi secondi necessari al ripristino della password di accesso al sistema, ma parlare di «a rischio blocco l'80% degli account dei medici di famiglia italiani» appare eccessivo e fuori luogo.

La Sit pertanto, pur ritenendo certamente perfettibile il sistema di certificazione on-line di malattia proposto, lo ritiene sostanzialmente in linea con la normativa vigente e adeguato, in questa fase iniziale di prima applicazione, alle esigenze per le quali è stato sviluppato.
(DoctorNews 14 dic)

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