Postato il: 20-02-2010 | Visitato [4465] 
 Dove va la Medicina Generale in Italia... e in Sardegna... in particolare ?
  • Yulia Gorbachenko, Hannah 1

La medicina generale italiana... e sarda in particolare... è in movimento, ma la strada sembra ancora incerta.

In ambito nazionale, presso la SISAC a ROMA, sono in corso le trattative relative all'Accordo Collettivo Nazionale 2° biennio economico 2008-2009 e quadriennio normativo 2006-2009.

In ambito regionale l'Assessore dott. Liori ha manifestato tutta la sua disponibilità a ricercare una costruttiva e proficua sintonia collaborativa con i medici di medicina generale di cui "dovremmo" vedere a breve i risultati.

In Sardegna la macchina amministrativa di governo della medicina generale, e territoriale, sembra necessitare di una maggiore efficienza. Il rapporto collaborativo con la medicina ospedaliera e universitaria ancora da costruire.

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Commenti: [6] | Iscriviti o Effettua il login per il Commento
07-02-2012 09:34:23
eleuteria0
Quando gli italiani si rivolgono al medico di base, nel 50 per cento dei casi si tratta di problemi riconducibili a difficoltà relazionali o esistenziali. Lo rivela una nota che è stata al centro del dibattito avvenuto ieri in occasione del convegno "Il camice invisibile", organizzato dall'Ordine degli psicologi della Campania, in collaborazione con l'Istituto italiano per gli studi filosofici presso il Palazzo Serra di Cassano a Napoli. In luce di questo dato, è stato ideato un progetto che vedrà lo psicologo affiancarsi al medico di base, al fine di aiutare i pazienti con necessità di assistenza per problemi mentali e comportamentali. Secondo gli esperti, l'introduzione di uno "psicologo di base" apporterà grandi vantaggi perché le statistiche più recenti in campo psicologico dimostrano che l'accesso volontario e diretto a uno psicologo è reso spesso difficile dai pregiudizi sociali, il che fa sì che il contatto con l'utente avvenga in fasi tardive del disagio, a volte anche difficilmente recuperabile. A conferma di questa difficoltà, uno studio commissionato dall'Ordine degli psicologi (Ponzio, 2008) ha mostrato che solo il 5,5% della popolazione adulta ha avuto nel corso della sua vita un contatto professionale con uno psicologo. Un'esperienza simile è già stata sperimentata dalla scuola per specializzandi in Psicologia della salute dell'Università La Sapienza di Roma: da 10 anni in 10 studi medici, di Roma, Orvieto e Rieti.
24-02-2010 10:29:49
tore174
CARO ANTONIO, ti chiedi cosa ci fanno tutti quei settori nel sindacato maggiormente rappresentativo della medicina generale. io una risposta ce l'avrei ed è questa: si chiama lottizzazione o spartizione di poltrone o anche ripartizione degli utili. Ma anche divide et impera!! Attenzione ragazzi, che così non si va da nessuna parte. Se non la si smette di utilizzare gli incarichi sindacali (che dovrebbero essere sinonimo di impegno per risolvere i problemi di tutta la categoria!!) come mezzo per trascorrere, magari con la famiglia o altro delle piacevoli settimane in amene località della nostra bella isola, in compagnia del re e degli alti dignitari di corte provenienti dal continente, la nostra categoria si avvierà certamente ed inevitabilmente all'estinzione. Infatti, come è noto a tutti, la castrazione impedisce la procreazione.Siccome la nostra categoria sta subendo continue e progressive castrazioni, il messaggio per i rappresentanti sindacali è: se la specie si esingue, chi vi pagherà le vacanze?
23-02-2010 15:35:43
cartanto
Dove va la medicina generale? La risposta è semplice: dove la portano i Sindacati. Esistono tre sindacati della medicina generale. La FIMMG, lo SNAMI e lo SMI. Di fronte agli ultimi avvenimenti si sta assistendo che la FIMMG sindacato maggiormente rappresentativo della medicina generale) si è svuotato del suo ruolo di rappresentatività della assistenza primaria. Se andate a vedere settori la FIMMG rappresenta rimanete stupiti. Sono (dal sito Nazionale della FIMMG): a) Medici della Continuità Assistenziale b) Medici della Emergenza Sanitaria Convenzionati c) Medici delle Emergenza Sanitaria Dipendenti d) Medici Medicina dei Servizi Convenzionati e) Medici della Medicina dei Servizi Dipendenti f) Medici SASN (Medici convenzionati per il Servizio di Assistenza sanitaria ai Naviganti) g) Medici INPS (Medici convenzionati) Viene spontaneo domandarci: Cosa ci fanno tutti questi settori in un sindacato che dovrebbe rappresentare in maniera pregiudiziale l’assistenza primaria. E’ mai possibile che la linea politica sindacale deve passare attraverso i rappresentanti di questi settori, come purtroppo avvenuto recentemente in Sardegna dove il rappresentante della Emergenza Sanitaria Convenzionata (che ha sistematicamente disertato innumerevoli riunioni del Consiglio Direttivo) improvvisamente si presenti cosi che si possano determinare delle scelte politiche sindacali che altrimenti non si sarebbero mai potute definire. La risposta è NO. Forse qualcosa va rivista.
23-02-2010 14:34:26
[uan]
CONVENZIONE MEDICINA GENERALE: CHI HA PAURA DEL CONTRO-PELO ALLA CONTRO-PARTE PUBBLICA ? Apprendiamo in data odierna: “Convenzione, lo SMI (Sindacato Medici Italiani) prepara lo sciopero” – “La protesta coinvolge anche lo SNAMI (Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani)” – E la FIMMG (Federazione Nazionale Medici Medicina Generale) che fa ? Vuole sciogliere i nodi intravisti dal suo Segretario nazionale ? E i medici che faranno ? Pettineranno le bambole ? Finalmente alcuni sindacati medici sembrano intenzionati a fare il contro-pelo alla contro-parte pubblica, sarà solo una finta ?
22-02-2010 02:52:59
[uan]
LA MEDICINA GENERALE AVRA' IL SUO "CAPORALE DI GIORNATA" ? Proseguono in SISAC le trattative per il rinnovo dell’ACN, biennio economico 2008-2009. Le “UCCP” dovrebbero essere lo strumento salvifico della medicina generale e il loro “referente” rappresenterebbe l’elemento di raccordo col Distretto socio-sanitario. (UCCP – sigla dalle assonanze nefaste – Unità Complesse di Cure Primarie) Corriamo forse il rischio di “gerarchizzare” la medicina generale o addirittura si vuole scientemente perseguire questo obiettivo? Corriamo forse il rischio di utilizzare il “referente delle UCCP” come strumento di gratificazione all’interno delle sigle sindacali o addirittura si vuole scientemente perseguire questo obiettivo” ? E il referente delle UCCP dopo opportuno allenamento sarà pronto per il salto della quaglia ?
21-02-2010 20:48:25
tore174
PICCOLE RIFLESSIONI DALLA PERIFERIA SUL TEMA: DOVE STA ANDANDO LA MEDICINA GENERALE inizierei con una domanda: dove hanno messo il medico di medicina generale? Per rispondere a questa domanda basta leggiucchiare qua e là le nostre convenzioni, nazionale (in fieri) e regionale, per rendercene conto. L'allegato D dell'ACN elenca le Prestazioni Aggiuntive con relativo nomenclatore tariffario. Rispetto al precedente accordo possiamo notare che ci sono alcune differenze, non in più, come ci si dovrebbe aspettare, ma in meno. al che mi sono chiesto: vuoi vedere che i fili da sutura ora te li regalano? no, non è così, al contrario, sono aumentati in media del 15%. A questo punto mi è venuta spontanea una riflessione: La parte pubblica non gradisce che noi facciamo le prestazioni oppure vuole vedere fino a quanto la nostra categoria, con il benestare dei nostri sindacati, è disposta a farsi flagellare. Mi chiedo se i nostri rappresentanti sindacali nazionali e regionali abbiano una pallida idea di ciò che significa fare il medico di medicina generale in periferia, lontano dagli ospedali e accompagnati soltanto dalla buona volontà di risolvere nell'immediato il problema contingente del proprio paziente. Il volontariato in un modo o nell'altro lo facciamo tutti. Però, è una nostra libera scelta! Non una costrizione impostaci dalla perversa associazione Governo-Sindacati.