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Postato il: 30-04-2011 | Visitato [4533] 
 

Fimmg Sardegna annuncia lo sciopero dei Medici di Famiglia per giovedì 5 e venerdì 6 maggio

Fermi al palo gli altri sindacati di categoria che non hanno ancora dichiarato la loro ades

  • Yulia Gorbachenko, Hannah 1

 

Cagliari 30 aprile – La Segreteria regionale Fimmg (Federazione Italiana Medici di Famiglia) ha annunciato  con un comunicato datato 21 aprile e diffuso anche alla stampa la chiusura degli studi medici nei giorni giovedì 5 e venerdì 6 maggio in quanto “non hanno trovato risposte adeguate da parte dell'Assessorato Regionale†le seguenti problematiche:

     

  • apposizione dell'esenzione per reddito in assenza di un'attestazione in possesso del paziente;

  • carico burocratico che la Medicina di Famiglia della Sardegna deve sopportare;

  • grave crisi operativa della medicina di famiglia sarda nelle cure domiciliari;

  • carico di prescrizioni e certificazioni di altri operatori sanitari;

 

Dichiarazione di sciopero per ora non condivisa dalle altre sigle sindacali dei Medici di Famiglia, ma che non esclude i loro iscritti dal “coinvolgimento indiretto†allo sciopero.

 

“Piuttosto frizzanti†alcune dichiarazioni attribuite ad un “intraprendente e non meglio identificato sindacalista†di Cagliari e ormai sulla bocca di tutti i medici:

“la nostra Regione vive sotto tutela del Ministero delle Finanze che impone Delibere e azioni...â€

“essendo lontano... ( il Ministero delle Finanze) e non avvicinabile diventa difficile per Noi colloquiarci...â€

“il nostro Assessorato… non se la sente di fare scelte diverse e forse più accettabili dai cittadini e da noi Medici di Medicina Generaleâ€

 

Ormai lontani i tempi dei trionfali annunci relativi alla firma dell'Accordo Integrativo Regionale per la Medicina Generale?

 

Prevedibile un larga adesione allo sciopero che direttamente o implicitamente coinvolgerà tutti i medici iscritti alle sigle sindacali firmatarie dell'Accordo Collettivo Nazionale (art. 31 combinato dei commi 6 e 16) salvo comunicare per iscritto alla Azienda la propria non adesione all'agitazione entro le 24 precedenti, ovvero entro martedì 3 maggio.

-- 

Commenti: [5] | Commento Libero | Iscriviti o Effettua il login per il Commento
02-05-2011 21:31:10
cartanto
Gentile collega rispondo volentieri al tuo quesito. Innanzi tutto è opportuno sottolineare che benché lo sciopero previsto per il 5 e 6 maggio p.v. sia stato indetto esclusivamente dalla FIMMG esso coinvolge tutti i medici di medicina generale (nessuno escluso) in quanto la FIMMG è sindacato firmatario dell’Accordo Collettivo Nazionale (ACN). Verranno quindi considerati aderenti all’agitazione tutti i medici convenzionati, a meno di una loro preventiva comunicazione di non adesione che dovrà essere effettuata entro le 24 ore precedenti lo sciopero (art. 31 comma 6 dell’ACN). In riferimento alla prossima agitazione tale comunicazione dovrà essere effettuata entro le ore 24.00 del 3 maggio. Il consiglio è quella di utilizzare eventualmente il telegramma. Nel caso di nessuna comunicazione tutti i medici convenzionati verranno considerati in sciopero e quindi verrà loro effettuate la trattenuta economica relativa all’intero periodo di astensione. Vi è una deroga a questa regola e riguarda i medici iscritti ad un sindacato che non ha proclamato lo sciopero. In questo caso è sufficiente la comunicazione della non adesione alla agitazione da parte del Sindacato stesso. Tutti gli iscritti a quel sindacato saranno automaticamente considerati non aderenti all’agitazione e quindi non dovranno effettuare nessuna cominicazione Per concludere ti ricordo che l’esercizio del diritto di sciopero è normato dall’art. 31 dell’nostro attuale ACN.
02-05-2011 20:51:02
m.c
Sono un medico convenzionato con la medicina generale. Ho letto dello sciopero previsto per il 5 e 6 maggio. Gradirei avere delle delucidazioni circa le modalità di adesione o meno allo stesso. Grazie.
02-05-2011 17:53:00
ELLEPI
SCIOPERO DI 2 GIORNI DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE Questo è quanto leggo nei giornali e in un primo momento penso tra me: “finalmente ci facciamo sentire, e diciamo basta a questa umiliante situazione in cui ci troviamo, sono 10 anni che aspetto di fare uno sciopero ben fatto”. Cerco di capire cosa sia successo e cosa abbia spinto i nostri rappresentanti sindacali ( regionale e provinciale di Cagliari della FIMMG ) ad annunciare alla stampa una simile notizia. Dalla FIMMG riesco a sapere ben poco, eccetto un “vi faremo sapere”, le notizie le apprendo solo dalla stampa. I colleghi iscritti alle altre sigle sindacali sanno ben poco, ma sembra in linea di massima che gli altri sindacati non intendano aderire allo sciopero. Solo il 28-4-2011 ricevo una comunicazione dalla FIMMG che ci sarà una assemblea provinciale il giorno martedì 3 maggio 2011, per discutere dello sciopero già indetto per il giorno 5-6 maggio 2011. Ora le mie perplessità sono tante. In primo luogo, penso che per prendere una decisione così importante sia il caso di sentire il parere degli iscritti, sia perché si sappia come mai si siano interrotte le trattative con l’assessore alla Sanità, e su quali punti. Anche se non capisco cosa c’entri l’assessore, e la controparte non sia la USL 08 o le varie USL, visto che i punti della discordia pare siano: 1 = apposizione della esenzione per reddito senza idonea certificazione rilasciata dalla USL. 2 = Crisi operativa nelle CURE DOMICILIARI 3 = Carico di prescrizioni di altri operatori sanitari (ospedalieri) Inoltre penso che sentire il parere degli iscritti dopo aver già preso la decisione, non sia una manifestazione di democrazia, ma a questo siamo già abituati visto che i rappresentanti della FIMMG, in occasione del rinnovo dell’ACN, nonostante l’assemblea provinciale abbia espresso parere contrario, hanno dato pieno sostegno al segretario nazionale per firmare tale contratto. Inoltre si dovrebbe spiegare come mai la FIMMG sia sola a portare avanti tale sciopero e non sia riuscita a coinvolgere le altre sigle sindacali. Gli altri sono tutti crumiri, o hanno validi motivi per non prendere parte a tale sciopero? Mi lascia anche molto perplesso la data scelta (3 maggio alle h. 20,30) per il consiglio provinciale. Se un collega, sentite le motivazioni e il perché della rottura delle trattative, e il probabile esiguo numero di medici di medicina generale che intendono aderire (visto il mancato coinvolgimento delle altre sigle sindacali), decidesse di non condividere lo sciopero, non sarebbe più in tempo per dare la comunicazione alla USL di non aderire allo sciopero, visto che la scadenza per tale comunicazione sono le h 8 del 4 maggio. Penso che uno sciopero di due giorni per poter ottenere qualcosa deve essere condiviso dalla quasi totalità dei MMG, che devono essere ben motivati ad attuarlo, e non basandosi sui numeri di alcuni (e ritengo non siano pochi) che non essendo stati informati. Penso che uno sciopero di due giorni per poter ottenere qualcosa deve essere condiviso dalla quasi totalità dei MMG, che devono essere ben motivati ad attuarlo, e non basandosi sui numeri di alcuni (e ritengo non siano pochi) che non essendo stati informati, aprano normalmente i loro ambulatori, ma siano considerati in sciopero solo perché non hanno inviato la comunicazione alla USL, oppure coloro che dicono di partecipare allo sciopero, ma aprono regolarmente l’ambulatorio per non abbandonare i pazienti. Uno sciopero fatto su queste basi credo non serva a niente.
30-04-2011 15:17:06
cartanto
STUPEFACENTE e preoccupante quanto sta avvenendo nel nostro mondo sindacale. Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere.

Un sindacato che da solo proclama uno sciopero. Contro chi? Forse contro se stesso, visto che in maniera assolutamente masochistica i suoi dirigenti hanno accettato norme totalmente penalizzanti senza avere il coraggio di alzare almeno una flebile protesta.

Assistiamo, oggi, sconcertati alle dichiarazioni di alcuni “noti” esponenti sindacali locali che urlano ai quattro venti la loro contrarietà ed il loro disappunto per gli obblighi cui siamo sottoposti.

Viene spontaneo domandarci: dove erano questi “noti” esponenti sindacali quando a livello nazionale venivano implementate quelle norme che oggi la parte pubblica ci chiede di rispettare?

Perché il loro disappunto non si è manifestato allora?

Perché si sono allineati alle improvvide scelte del segretario Nazionale al grido di “cosi fan tutti”?

Un atteggiamento a dir poco schizofrenico. Prima si fanno scappare i buoi e poi si chiude la stalla.

Mi viene in mente quel signore che prima si evira e poi va in giro a protestare che non può più fare all’amore. Ma ormai tutti i nodi stanno venendo al pettine.

30-04-2011 11:23:07
PG
CARI COLLEGHI, leggendo il vostro BLOG ho colto lo spunto per alcune riflessioni.

E' pur vero che il carico burocratico è in crescita esponenziale, ma d'altra parte mi sembra che a livello di contratti non si sia fatto nulla, quando si doveva e si poteva, per evitare ciò (vedi ACN).

Lo sciopero proclamato da un solo Sindacato mi sembra monco ed inefficace, protestare contro una norma liberamente sottoscritta dallo stesso proprio Segretario Nazionale mi sembra autolesionistico.

E' come se uno regala la macchina e poi si lamenta perchè deve andare a piedi.

Anche l'informazione è del tutto assente se non per gli addetti ai lavori, manca del tutto a livello della "base". Nessuno, tranne voi, ha detto che chi non intende scioperare deve comunicare alla asl la non adesione entro martedi, pena la trattenuta del 50% dei compensi.

Qualche maligno potrebbe insinuare che tutto sia stato fatto ad arte per fare apparire un numero di adesioni molto alto fidando nell'ignoranza delle norme per la non adesione.

La cosa su cui si dovrebbe tenere la linea dura da parte di tutti i sindacati sarebbe invece, a mio parere, quella di pretendere il rimborso totale dei costi che ciascuno di noi dovrà sostenere per adeguare i propri programmi alle nuove incombenze previste dall' ACN.

E' proprio vero il detto: cornuti e mazziati ......

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